Il Progetto Sottocorrente nasce concretamente nel mese di Aprile 2024 quando decidiamo, Nicole, Fabiana e Michele, di organizzare un convegno di psicoterapia che parli un linguaggio diverso dal solito, aperto e inclusivo.
Da alcuni anni i nostri incontri periodici ci ritrovavano appassionati per i temi sociali e a discutere spesso su come il senso di collettività fosse affaticato, togliendo risorse al meraviglioso potenziale umano della relazione, attivo e vivo in ogni essere umano fin dalla nascita.
Il nostro filo conduttore è soprattutto la passione per la psicoterapia, in particolar modo per il gruppo con la consapevolezza di quanto possa essere uno strumento di cura sociale potente e ancor più efficace oggi che è necessario contrastare l’individualismo.
La psicoterapia contiene, nella realtà della cura, anche la formazione e la ricerca quindi le nostre diverse esperienze si sono incontrate per dare vita a Sottocorrente ma si vogliono aprire alle tante diversità là fuori mantenendo l’interesse per il cambiamento sociale.
Sono un medico sportivo e psicoterapeuta ma quest’ultima è da anni la mia attività prevalente. Sono sempre stato appassionato di gruppi, fin dalle esperienze di medico sportivo e ancora di più nella formazione specialistica e di dottorato di ricerca in psichiatria. Ho condotto gruppi di psicoterapia per pazienti Hiv presso il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera (A.O.) Sant’Andrea di Roma, Università Sapienza, Facoltà di Medicina e Psicologia e ho collaborato presso il Centro per la Prevenzione del Suicidio della stessa A.O. Ho integrato la mia personale formazione psicodinamica di gruppo con quella in psicoterapia strategica capendo l’importanza dell’interpretazione del sogno così come il qui ed ora della persona e l’intero sistema transculturale in cui sono immersi pazienti e psicoterapeuti, per una visione più completa della relazione. Ho portato la prima esperienza in Italia di un gruppo esperienziale per l’elaborazione delle emozioni per gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica, ASL Rm3 Ostia, sempre per la Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, all’interno del quale lo psicoterapeuta è motore attivo di cambiamento per cui il gruppo non solo è uno spazio di condivisione delle emozioni ma anche di cura. Questa esperienza pioneristica ha aperto la riflessione sulla necessità di lavori di gruppo inclusi in tutti i programmi didattici delle professioni sanitarie e mi occupo di proporre il modello strategico esperienziale per gli operatori delle tante e diverse discipline che sono a contatto con i pazienti/clienti. Durante l’insegnamento di Conduzione di Gruppo in una scuola di specializzazione in psicoterapia ho iniziato a scrivere la teoria che seguiva all’esperienza che vivevo anno dopo anno con in diversi gruppi. Ho così fidelizzato alcune studentesse a un progetto di formazione esperienziale di gruppo in psicoterapia che si è ampliata con progetti di ricerca fino alla fondazione del Gruppo Strategico Esperienziale (GSE). mbpsicoterapia.it
Sono medico internista e psicoterapeuta. Dalla complessità del corpo umano alla complessità della Psiche. La mia formazione mi ha portata subito nei gruppi e con i gruppi, a partire dal lavoro e ricerca personale, fino alla Scuola di Specializzazione in Gruppanalisi. Ho quindi condotto gruppi presso il servizio di Psicologia Clinica del Policlinico Umberto I , afferente al Dipartimento delle Malattie Croniche, introducendo anche l’elemento del sogno, non solo come pretesto narrativo, ma soprattutto come interpretazione di immagini inconsce. Continuo ad esercitare anche l’attività di medico internista che mi vede Responsabile di un reparto di Medicina Interna, in cui innumerevoli “gruppi di appartenenza” si interfacciano e si intersecano. Il gruppo rappresenta infatti non solo uno strumento, ma anche una competenza specifica, che permette letture delle dinamiche che superano l’individualismo, ma allo stesso tempo rendono giustizia alla vastità e complessità del potenziale umano. Proprio lo sperimentare la potenza del Gruppo come strumento di cura e di osservazione è alla base dello sviluppo di una concezione gruppale anche della Psicoterapia stessa e quindi di conseguenza della formazione dello Psicoterapeuta. Interesse quest’ultimo che muove i miei progetti attuali.
Sono laureata in Scienze della Comunicazione e dal 2010 svolgo il ruolo di responsabile di segreteria di alta direzione. L’aspetto relazionale è stato ed è alla base della mia attività lavorativa che prevede tra le varie attività la gestione ed il coordinamento di diverse risorse. Se il percorso di studi evidenzia la centralità del ruolo della comunicazione nella mia formazione personale e professionale, la passione per la psicoterapia e l’incontro con Michele e Fabiana mi hanno fatto comprendere l’importanza del ruolo del Gruppo nella nostra società. Farne esperienza è stato per me altamente formativo, ho potuto percepirne il potenziale e “trasportarlo” anche nel contesto professionale dove il processo di mediazione e confronto è centrale per lo sviluppo armonico del lavoro e del suo ambiente. Sono fermamente convinta che la conoscenza di sé stessi e la crescita debbano passare attraverso lo scambio con l’altro. È così che l’individuo può esplorare parti di sé e sviluppare quel sentimento di empatia capace di abbattere la fitta barriera dell’individualismo che paralizza il processo evolutivo del singolo e quindi della collettività.